martedì 16 ottobre 2018

22/11/63 by Stephen King

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Autore : Stephen King
Letto da : Arthur Gordon Pym
Quando : Settembre - Ottobre 2018, Bucerias
Voto : 8

Commento :

Anche questo libro mi è stato consigliato da Giuli, e mi è piaciuto moltissimo.

Penso che con questo romanzo Stephen King abbia conquistato anche il pubblico che normalmente non leggerebbe i suoi libri, tanto è universale il tema che tratta.

Giuli ha ben riassunto lo spirito del libro: è tipo Ritorno al Futuro, ma molto più complicato!
( vedi: https://pianerottolocartaceo.blogspot.com/2012/01/221163.html )

Il soggetto della storia è l'assassinio di JFK, ma alla fine del libro ci si rende conto che questo è in realtà il pretesto di King per trasportarci negli anni '50 e '60 e per affrontare il tema dei viaggi nel tempo / paradossi temporali / stringhe e tutte quelle belle cose che abbiamo imparato con Marty McFly.

Il romanzo non aggiunge nulla di nuovo alle teorie su ciò che accadde a Dallas il 22/11/1963 (come io mi aspettavo prima di iniziare la lettura); l'unico contributo al tema è rendere il misterioso Lee Oswald ancora più enigmatico e ostico.

Il vero soggetto del libro è il Passato, insieme al Viaggio nel Tempo, che ci vengono raccontati attraverso gli occhi del protagonista, un personaggio mai banale, molto ben delineato. Il Passato qui è un'entità senziente, non vuole essere cambiato, e ostacola il protagonista ogni volta che questi prova a cambiare qualcosa.

La storia indugia molto sulla vita del protagonista nel Passato, apparentemente preferibile al "presente" o allo spazio tempo da cui lui proviene. Stephen King è tanto abile nella narrazione di questi anni da farci dimenticare, o almeno passare in secondo piano, il nucleo del romanzo, ovvero impedire l'assassinio di JFK.
Qui sta la grandezza dello scrittore.

E' il classico libro che ci farà dispiacere di arrivare all'ultima pagina. Il finale mi è sembrato abbastanza insolito. Mi aspettavo un finale classico, "all'americana", invece Stephen King stupisce ancora con una scelta diversa.

Complimenti al Re per un libro che appassiona, emoziona, fa riflettere.

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Nota sulla omonima serie TV:

James Franco è perfetto nei panni del protagonista, ma l'intreccio è stravolto e non mi è piaciuto.

E' proprio il caso di dire: mille volte meglio il libro.

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