Autore : Jack Finney
Anno pubblicazione: 1995
Letto da : Arthur Gordon Pym
Quando : Dicembre 2018, Baja California
Voto : 7,5/10
Commento :
Questo romanzo è il seguito di Time and Again https://pianerottolocartaceo.blogspot.com/2018/11/time-and-again-by-jack-finney.html ,
pubblicato 25 anni dopo il primo libro.
Libro non facile da recensire, perchè Jack Finney mette in pentola tante cose ma manca un qualcosa, sia nella trama che nella stesura, e il finale ci lascia con un palmo di naso, a domandarci: ma non può finire qui! Ci sarà un terzo libro?
Sospetto infatti che Jack Finney meditasse di scrivere un altra puntata di questa saga, ma non lo sapremo mai, poichè morì poco dopo la pubblicazione di From Time to Time.
Protagonista del romanzo è di nuovo New York City, ma questa volta il tempo in cui viaggia il protagonista è il 1912.
Egli viene infatti inviato in tale spazio/tempo dal Progetto (una organizzazione militare segreta) per tentare di impedire la Prima Guerra Mondiale.
Sembrerebbe una trama più fantascientifica del primo romanzo, invece no, perchè anche questa volta, per oltre metà del libro, l'autore indugia in lunghi capitoli descrivendo la vita, i vestiti, i passatempi delle persone nella New York del 1912, in particolare sul vaudeville, il teatro di varietà a Broadway.
Riconosco che questo dilungarsi della trama possa risultare ostico e noioso (= non c'entra niente con la trama, troppo descrittivo), però quando uno pensa di essersi perso in tutte queste descrizioni, ecco il colpo da maestro di Finney, tira fuori un colpo di scena dietro l'altro, proprio negli ultimi capitoli del libro.
Il problema non è solo la mancanza di unità di stile, ma anche di contenuto: troppe pagine "sprecate" sulla pittoresca vita di Broadway, e quando poi entra in scena il Titanic (ebbene sì, il protagonista si infila anche lì sopra), il libro finisce, proprio sul più bello!
Infatti si arriva al fondo del libro pensando, ma perchè non ha sviluppato di più il fantastico plot twist con paradosso temporale con il quale termina la storia? Che spreco.
Da una parte delude, ma perchè vorremmo leggere di più. La trama è più fitta del primo capitolo, le interferenze nel passato sono molte e volute, c'è più movimento, e più colpi di scena.
Sicuramente resta una piccola saga tra le più originali mai lette, a metà tra il viaggio nel tempo, il romanzo storico, ma soprattutto una storia che ci fa viaggiare nel nome dell'Avventura.
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